Rimasi affascinato dalle Arti Marziali fin da quando vidi delle lezioni di Judo nei primi anni ‘70. Era il periodo dei film di Kung fu e Karate… e Bruce Lee era il “mito” di molti ragazzi.
Passano molti anni, e tante altre esperienze, prima che si arrivi al 1984, anno in cui ha inizio la mia avventura nel campo delle arti marziali cinesi e, specificatamente, nello studio del Taiji quan, a Milano. Fu come se avessi incontrato qualcosa che già conoscevo nel profondo di me.
Due anni più tardi sono a Pavia e studio sotto la direzione del M° Giuseppe Ghezzi sia Taiji quan che Shaolin MeiHua e altri stili facenti parte della Scuola del M° Chang DsuYao. Mi alleno molto ed arrivo ad ottenere il II° grado di cintura nera nelle due specialità.
Con la morte del M° Chang decido di lasciare il M° Ghezzi e seguire il M° Chang YuShin. È un po’ come ripartire. Mi concentro sui principi fondamentali che fanno da base ai diversi “stili” e permettono di capire come le differenze possono diventare congruenze. Punti rimasti “nebbiosi” vengono chiariti. Il M° YuShin amava ripetere: “Lascia la mente aperta… fai sempre domande”.
Mi piace moltissimo il Baji quan e per alcuni anni seguo gli insegnamenti del M° Zu YaoWu. Ho il piacere di allenarmi, per qualche tempo, anche col M° Chang WeiShin.
Lo studio, il “fare”, sono la mia passione.
Già dalla cintura nera insegno nella palestra di Pavia… e poi come aiuto di amici Maestri insegnanti in varie località.
Negli ultimi dieci anni mi sono dedicato all’approfondimento dello studio e della pratica del Taiji quan nelle sue prerogative sia salutari che marziali. Salutari anche grazie all’esperienza, più che ventennale, come terapeuta in alcune Discipline del Benessere Naturale (Ortho-Bionomy® prima di tutte) e della Massoterapia.
Dopo tutti questi anni, e parecchi “Corsi Istruttori”, ho trovato un mio modo di insegnare.
Le mie lezioni si basano soprattutto sul concetto che: “Un corpo che si muove più sciolto, più coordinato ed in armonia col pensiero e col respiro... è un corpo che si libera da schemi ed abitudini che influenzano ed irrigidiscono tutto il nostro sistema”.
Serio nella didattica, adopero il sorriso, la risata e l’ironia come chiave per aprire la porta allo scioglimento delle tensioni.
Continuo a praticare, studiare e confrontarmi con amici, allievi, insegnanti e Maestri di qualsiasi disciplina; da ognuno, e da ogni disciplina, cerco di trarre insegnamento, ci può arrivare qualcosa che fa migliorare… bisogna solo essere ricettivi, aperti al nuovo. Lo stimolo arriva da una differenza di ciò che già si conosce, produce creatività.
Ultimamente seguo stages e consigli del M° Xia ChaoZhen della scuola Nin-Hao di Milano.